In giapponese nero si dice "Kuro" くろ 黒
In origine non era questo il kanji usato, e nemmeno il termine. Il nero rappresentava in generale l'oscurità, una gamma di tonalità scure, e si usava dire "Kurai", くらい 暗い, che ancora adesso significa "buio, oscuro, cupo".
Anticamente, al contrario delle nostre usanze, il nero non simboleggiava il lutto, che era rappresentato invece dal colore bianco (come vuole la tradizione cinese). Dopo la seconda guerra mondiale, che sancì l'inizio dell'occidentalizzazione del Giappone, si iniziò ad usare il nero come colore del lutto, sempre affiancato però dal bianco.
Anche se non associato al lutto, il nero non rappresenta purtroppo situazioni liete.
"Kuro" 黒 significa anche "Colpevole".
"Ankoku" あんこく 暗黒, composto dal kanji di "kurai" e da quello di "kuro" significa "tenebroso, oscuro".
"Kuroboshi" くろぼし 黒星 significa "sconfitta, fallimento". Questa parola è composta da "Kuro" 黒 e "Hoshi - Boshi" 星 che significa "Stella"...insomma, "Cattiva Stella"
"Kokuban" こくばん 黒板 significa superficie nera, cioè "lavagna".
Il nero, però, è anche simbolo di lusso e di eleganza: nero è l'abito tradizionale dello sposo, nera è la cintura dei maestri di arti marziali (bianca è quella dei principianti), nere sono molte confezioni che indicano prodotti di grande qualità.
Per finire, una curiosità. In giapponese, per indicare "Nerissimo" si dice "Makkuro" まっくろ.
Sapete come si chiamano le palline di fuliggine che Chihiro incontra ne "La città incantata"? Si chiamano "Makkuro Kurosuke" cioè i "Nerissimi Nerini"... Non tutto ciò che è nero mette paura quindi!
"Ho trovato Makkuro Kurosukeeeee!!!" |
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