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2015-02-01

Studiare giapponese, Mission Impossible? 日本語を勉強するについて話しましょう!

Chi vi scrive è una studentessa di lingua giapponese da ormai quattro anni. La mia preparazione è al livello N3 (più o meno) del Jlpt ("Japanese Language Proficiency Test" a cui sarà presto dedicato un articolo) ma non posso dire che il percorso sia stato semplice, tutt'altro. Come tanti altri, ho subito la "fascinazione giapponese" sin dall'infanzia, e il mio sogno è sempre stato quello di conoscere a fondo tutto ciò che concerne la cultura e le tradizioni del paese del Sol Levante. Quale miglior modo per conoscere un popolo se non studiarne la lingua? La comunicazione è importante, è la base dell'interazione sociale, indispensabile per sapersi muovere, orientare, anche vivere in un paese diverso dal nostro. Trattandosi del Giappone poi, le cose si fanno inevitabilmente un pò più complicate. Prima di iniziare a studiare giapponese, ho avuto la fortuna di visitarlo due volte e, ogni volta che tornavo a casa, oltre alla voglia di ripartire immediatamente, provavo la frustrazione di saper dire soltanto "Arigato","Sayonara" e "Shinkansen" esattamente come quando ero partita. Qui si arriva subito al punto primo: scordatevi l'idea di "andare in Giappone da turisti e imparare a parlare stando lì". Mission Impossible. A meno che non abbiate arcane discendenze o particolari capacità, senza una preparazione precedente tutto ciò che sentirete vi suonerà come un vivace "bla bla bla" dai toni squillanti. Il consiglio è di cercare un insegnante prima della partenza e fare delle lezioni di conversazione e grammatica di base. In qualche mese potrete già imparare a presentarvi, leggere i kanji più semplici, effettuare una prenotazione in albergo, chiedere indicazioni stradali e ordinare al ristorante. Fidatevi. In alternativa alle lezioni, una cosa utile potrebbe essere quella di cercare uno studente giapponese venuto qui ad imparare l'italiano e fare un laboratorio di conversazione insieme. Basterà sedersi ad un tavolo con un caffé e iniziare semplicemente a parlare.
Se il vostro scopo è quello di viaggiare potete anche fermarvi qui, ma se siete più ambiziosi, come la sottoscritta, continuate. Scoprirete che la lingua giapponese è antica ed affascinante. Per certi versi somiglia ad un rompicapo, necessita di pazienza e dedizione, ma i progressi ci sono, e davanti a voi si aprirà un mondo fantastico. Se ci sono appassionati di manga tra di voi, scopriranno il fascino di poterli leggere in lingua originale, cogliere i doppi sensi, le sfumature di questa lingua che comunica attraverso le immagini. Vedere film e anime in lingua originale sarà una gran soddisfazione, vi ritroverete presto a usare voi stessi modi di dire ed espressioni giapponesi con grande facilità.
Da qui il punto numero due. Posso studiare da solo? La risposta è NI. Imparare Hiragana e Katakana (i due alfabeti che, insieme ai Kanji, compongono la lingua giapponese) è possibile, si possono reperire in commercio libri per studiare la lingua, flash cards per imparare i kanji, basta sapersi muovere (Amazon è un pò il centro del mondo, in questo senso). Anche qui dipende dal livello che si vuole raggiungere. Se volete andare oltre, e se non siete iscritti ad una facoltà universitaria comprendente corsi di lingua giapponese, il mio consiglio è di cercare un insegnante. Il suo aiuto sarà indispensabile per studiare nel modo giusto. Il giapponese è una lingua ostile, per certi versi, e avere qualcuno accanto, che sappia trasmettervi un buon metodo di studio, è la chiave per destreggiarsi in un labirinto che, più si procede, più si fa complicato. La soddisfazione è grande, ogni passo che si compie porta sempre con sè un gran senso di conquista, ma farlo da soli è faticoso, si corre il rischio di mollare o apprendere in maniera sbagliata. Se davvero avete intenzione di fare della lingua giapponese un metodo per dare una svolta alla vostra vita, cercate un insegnante madrelingua come ho fatto io. Non posso certo dirvi che sarà facile, ma posso assicurarvi che sarà meraviglioso.


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