Non c'è alcun obbligo ad eseguire un inchino perfetto, soprattutto per un non giapponese, ma ci sono delle regole che è bene tenere presenti: partendo da una posizione eretta ci si piega con il busto in avanti evitando di chinare in avanti la testa e si tengono le braccia distese lungo i fianchi per ritornare poi alla posizione di partenza dopo aver atteso qualche secondo. Non occorre andare di fretta e non si tiene il contatto visivo con l'altra persona, è considerato di cattivo gusto. Ricordiamoci che l'inchino è una forma di umiltà e rispetto e si usa un pò a tutti i livelli di interazione: durante le partite sportive ci si inchina di fronte all'altra squadra o ai fan, ci si inchina al tempio, davanti ad un cliente in un negozio, davanti a qualsiasi cosa o persona che meriti rispetto.
Ci sono diversi tipi di inchino che dipendono dalla situazione in cui ci si trova. Variando la circostanza varia anche l'inclinazione del busto:
Un inchino di 15° si effettua per un saluto informale, ad un collega, ad un amico, si usa anche per dirsi addio.
Un inchino un pò più profondo, di 30°, si usa per una presentazione formale, in ufficio ad esempio, o con qualcuno di superiore. Di solito questa è una situazione in cui ci si scambia l'immancabile biglietto da visita ("Meishi" 名刺).
Un inchino di fronte ad una persona considerata molto importante merita una inclinazione profonda, di circa 45°. Davanti all'imperatore ci si inchina di 90°, ma in quel caso ci si trova al cospetto di una divinità in terra!
Come abbiamo detto ci si inchina anche per scusarsi, e anche qui varia la profondità dell'inchino che si esegue. Nel caso di scuse estreme ci si inginocchia per chiedere perdono con la testa reclinata in avanti:
Stando in Giappone ci si abitua presto al rituale dell'inchino, viene quasi automatico. Ci si abitua a riceverne molti (davanti agli stranieri la profusione di inchini aumenta, come segno di grande rispetto) e anche a ricambiare. Ci sono persone che si inchinano anche quando parlano al telefono e non hanno davanti a sè il proprio interlocutore, è una scena alla quale ho assisitito molte volte e che mi ha fatto riflettere su quanto questa pratica sia insita nella mentalità giapponese. Mi è capitato di vedere giapponesi che si stringono la mano, la hanno stretta anche a me, pur omaggiandomi comunque sempre di un leggero inchino cosa che a me ha fatto molto piacere.
Di seguito un video divertentissimo che sdrammatizza questo "rigido codice di comportamento"!
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