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2015-02-11

Nel mondo di Rumiko Takahashi: Maison Ikkoku. めぞん一刻について話しましょう!

Iniziamo il viaggio nel mondo delle opere di Rumiko Takahashi partendo da quello che è il mio manga preferito di sempre: "Maison Ikkoku" めぞん一刻 (che significa "La casa del momento, dell'attimo"), da noi conosciuto come "Cara Dolce Kyoko".

La "famiglia" della Maison Ikkoku

La storia ruota intorno alla storia d'amore tra la vedova Kyoko Otonashi e lo studente universitario Yusaku Godai, rispettivamente amministratrice e inquilino della Maison Ikkoku, una pensione che sorge nel quartiere Tokeizaka di Tokyo. Tutto inizia quando Kyoko si trasferisce nella Maison Ikkoku per sostituire il precedente amministratore e fa la conoscenza degli strambi abitanti che la casa ospita: oltre a Yusaku Godai (stanza numero 5), studente universitario ripetente e squattrinato, sempre preso di mira dagli altri coinquilini, ci sono Yotsuya (stanza numero 4), misterioso personaggio dall'età indefinita, dal lavoro sconosciuto, che passa il tempo a deridere Godai e a bere sakè e birra in compagnia degli altri, Akemi Roppongi (stanza numero 6), provocante signorina che lavora al Chachamaru, un bar non molto distante dalla Maison Ikkoku, che dorme fino a tardi, porta sempre una sottoveste trasparente e un paio di slip, adora bere sakè e prendere in giro Godai. Nella stanza numero 1 abita la famiglia Ichinose composta dalla signora Hanae, impicciona casalinga che anima le festicciole della Maison Ikkoku con buffe danze del ventaglio, suo figlio Kentaro e il marito (che compare solo rarissime volte perchè lavora molto).
In questo strano ambiente arriva un giorno Kyoko Otonashi, giovane ed affascinante vedova, nuora del proprietario dello stabile, il quale le affida l'incarico per cercare di farla uscire dallo stato di depressione in cui è piombata dopo la morte del marito Soichiro. Kyoko infatti, ha con sè un cagnolone bianco di nome Soichiro, ma al momento del suo arrivo, alla Maison Ikkoku tutti ignorano la sua storia.

L'arrivo di Kyoko Otonashi

Godai si innamora a prima vista di Kyoko, che però è guardinga e quasi scostante nei confronti degli inquilini, si prende cura della casa cercando di resistere come meglio può agli inviti degli abitanti a partecipare alle loro quotidiane festicciole (che si svolgono quasi tutte nella stanza di Godai, che invece dovrebbe studiare) in cui tutti si ubriacano, ma alla fine si lascia prendere e inizia ad amalgamarsi a quei buffi personaggi che, tra malintesi, feste, risate e situazioni comiche, la aiutano a dimenticare il doloroso passato e iniziare una nuova vita. Mentre riprende la propria vita di ogni giorno, andando avanti, Kyoko non riesce a liberare il proprio cuore dal ricordo del defunto marito e, pur iniziando a nutrire dei sentimenti per Godai, non si lascia andare. La loro nascente storia d'amore è ostacolata da ogni genere di malinteso e dall'entrata in scena di altri personaggi come l'affascinante e facoltoso maestro di tennis di Kyoko, Shun Mitaka, che la corteggia spudoratamente, e la studentessa innocente Kozue Nanao, che rincontra Godai per caso e inizia a volerlo frequentare.
Pian piano viene fuori il carattere e la storia personale dei due protagonisti: Kyoko è una donna forte, ostinata e gelosa, che si è sposata dopo il diploma con il suo insegnante Soichiro contrariamente al parere dei genitori e, rimasta vedova, vuol continuare ad essere legata alla famiglia del marito. E' combattuta tra l'amore dichiarato e appassionato di Godai, che però è uno studente senza prospettive, che si caccia in ogni sorta di guai, e Mitaka, che invece sembrerebbe essere il partito perfetto: è bello, gentile, ricco e disinvolto che, però, è intrappolato in un matrimonio combinato e ha il terrore dei cani (fobia che cerca in ogni modo di nascondere perchè Kyoko invece adora i cani).

Il triangolo!

Dopo pagine e pagine di tenere e divertenti vicissitudini, sarà il cuore a guidare la scelta di Kyoko e la tenacia di Godai a portarlo a coronare il suo sogno d'amore durato anni. Parlando appunto di Godai, al momento dell'arrivo di Kyoko alla Maison Ikkoku, è uno studente universatario alle prese con il secondo tentativo di passare l'esame di ammissione all'università, considerato da tutti un perdente, un fannullone, è schernito dai vicini di stanza che, accortisi dell'interesse che nutre per Kyoko fin dall'inizio, non perdono occasione per creare confusione tra i due. Ha un cuore buono e generoso, il suo amore per Kyoko è profondo anche se il suo carattere timido e indeciso non gli permette di dichiararsi o di esprimere i propri sentimenti in maniera diretta ma tutti, compresi gli inquilini della Maison Ikkoku, gli vogliono bene e, ognuno a modo suo, cerca di aiutarlo e spronarlo. Godai ha il difficile compito di prendere il posto di Soichiro nel cuore di Kyoko e sente il peso di questa responsabilità, anche perchè teme di non poter reggere il confronto, cosa che aumenta la sua già innata insicurezza. Alla fine però capisce che il ricordo di Soichiro non se ne potrà mai andare del tutto e che sarà possibile trovare la felicità con la sua amata lasciandole questo ricordo come un tesoro da tenere con sè. Sarà proprio questo altruismo che anima Godai a far prendere a Kyoko la decisione di voler passare la sua vita con lui e concedere a tutti il meritato lieto fine.


Maison Ikkoku è una storia priva di personaggi negativi, che fa incontrare due persone che sembrano nate per stare insieme, facendole passare attraverso situazioni che a volte sfiorano il ridicolo senza farle mai distaccare del tutto. E' una storia divertente che fa anche commuovere e che rimane impressa nella memoria sia per il suo lato divertente sia per quello romantico.
Il manga è realizzato con un tratto delicato, gli sfondi sono curati e sono parte integrante della storia perchè la arricchiscono e la rendono speciale. Anche la Maison Ikkoku può considerarsi uno dei personaggi del manga, è attorno ad essa che si svolgono le vicende, che si intrecciano le vite dei personaggi, è lì che Kyoko e Godai si incontrano, ed è lì che continueranno a vivere anche dopo la nascita della loro bambina. Il manga si conclude con tutti i personaggi radunati davanti alla Maison Ikkoku che attendono Kyoko e Godai di ritorno dall'ospedale dopo la nascita di Haruka.
Appena scesa dal taxi Kyoko, volgendo la piccola in direzione della casa le dice "Vedi, qui è dove mamma e papà si sono incontrati per la prima volta" chiudendo così questa bellissima vicenda.




"Maison Ikkoku" è anche un anime composto da 96 episodi che ricalcano quasi esattamente la storia del manga. Ciò che lo arricchisce è la colonna sonora. Le musiche sono indimenticabili, le sigle sono curate sia come grafica che come sonoro, accompagnano l'atmosfera del manga caratterizzandolo ulteriormente e sottolineando varie situazioni in maniera incisiva.




Queste due sigle sono le mie preferite. La prima è "Kanashimi yo konnichiwa" (Buongiorno tristezza) ed è la sigla iniziale della prima serie. La seconda è "Shinema" (Cinema) ed è la sigla finale della seconda serie.
Ascoltando queste note mi viene spontaneo ritornare col pensiero a quando sono stata in Giappone per la prima volta e ho ripensato a ciò che avevo immaginato di questa terra leggendo "Maison Ikkoku". Ormai edifici come la Maison Ikkoku sono rarissimi da trovare in Giappone, se non sono scomparsi del tutto, ma mi sono guardata intorno spesso aspettando di vedere una casa di legno con un orologio sul tetto...



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