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2015-04-12

Una gita ad Okayama. 岡山町の旅において話しましょう!

Facilmente raggiungibile da Kyoto, Hiroshima e Kobe, la città di Okayama 岡山, capoluogo della prefettura (Okayama-Ken 岡山県), è famosa per svariati motivi, uno dei quali è che si fa risalire proprio a questa provincia l'origine della leggenda di Momotaro, di cui recentemente abbiamo parlato. Oltre a vantare un tale paladino, Okayama ospita un castello meraviglioso, Okayama-jo 岡山城 e uno dei tre giardini più belli di tutto il Giappone: il Koraku-en 後楽園.

Ingresso del Koraku-en

A prima vista, questo grande giardino non sembra altro che una distesa di prati dall'aspetto un pò anomino. Addentrandosi tra i numerosi vialetti che lo attraversano si scopre invece che nasconde dei veri e propri tesori che vale la pena ammirare. Completato intorno al 1700 è rimasto immutato dai tempi del Giappone feudale e conserva una atmosfera tutta particolare. Essendo molto grande è difficile che sia tanto affollato da risultare fastidioso. Si può percorrerlo con calma buttando uno sguardo ogni tanto al castello che gli sta alle spalle e rilassarsi. Il Koraku-en è il "giardino delle stagioni" perchè cambia aspetto a seconda del periodo dell'anno in cui lo si visita. Al suo interno, infatti, sono contenute molte delle colture che si praticano in Giappone anche in era moderna: c'è la risaia, la piantagione di tè, il grano, tanti alberi da frutto (ammirarli in fiore è un vero spettacolo) e un bosco di bambù. Si possono trovare fiori e piante di ogni tipo (anche se io sono andata in Gennaio e purtroppo per me non ho potuto godere appieno di questo aspetto...), è un giardino che, a dispetto della semplicità con cui si presenta, nasconde una vera opulenza che offre agli occhi di chi lo vede uno spettacolo diverso a seconda del momento.

Uno dei padiglioni del Koraku-en
Carpe Koi

Ci sono laghetti, una casa da tè, ponti e padiglioni tra cui si librano svariate specie di uccelli. Un paradiso nascosto che riporta nel periodo Edo.

Koraku-en




Conosciuto anche come U-jo 烏城 (Castello del Corvo) in virtù del suo colore nerissimo, fu fatto costruire nel 1573 e vi regnarono ben 15 signori feudali che si succedettero per 300 anni. Purtroppo quello che si può ammirare oggi è una ricostruzione in cemento che ricalca esattamente la forma originale. L'antico castello, purtroppo, fu distrutto in un bombardamento degli Alleati nel 1945. Quando lo si vede da lontano, si avverte subito un sentore di severità, austerità. Pur essendo bellissimo, è assai maestoso ed imponente e, a differenza del vicino Himeji-jo (di cui parleremo) che, col suo colore bianco sembra circondato da un alone quasi fiabesco, Okayama-jo fa pensare al volto severo di qualcuno dei Daimyo che lo abitò.

Okayama-jo



Si accede all'edificio principale dopo aver attraversato un cortile in cui sono state disposte alcune delle pietre che componevano le fondamenta della struttura originale e si può anche ammirare una delle torri di guardia (sul lato nord-ovest, la Tsukimi Yagura, ovvero la "Torre della Luna", uno dei punti che offrivano una vista perfetta per ammirare la luna e per difendere il castello da eventuali attacchi).

Tsukimi Yagura
Nel cortile sono visibili anche dei magazzini per lo stoccaggio della polvere da sparo. Entrare dentro e salire tramite scalinate di cemento fa un affetto non molto coerente con quello degli edifici storici che si visitano in Giappone (o almeno la maggior parte di essi), sembra un controsenso, non si percepisce l'odore del legno, non si entra scalzi, e per di più c'è una sala contenente costumi del periodo Edo che si possono indossare per farsi scattare una fotografia. Dalla torre più alta, però, la vista è mozzafiato, si può godere uno spettacolo fantastico, il panorama della città è incantevole e si può spaziare con lo sguardo sul parco sottostante (il Koraku-en) pregustandone la visita. Nonostante sia fatto di cemento, questo castello è ancora in grado di evocare le atmosfere del passato e affascinare chiunque lo veda. Le bordature dei tetti e gli Shachihoko 鯱鋒 (animali del folklore giapponese con la testa di tigre e il corpo di carpa che si diceva attirassero la pioggia e che pertanto venivano posti sulle sommità dei templi e dei castelli per proteggerli dal fuoco) d'oro che splendono al sole sono proprio suggestivi.


Shachihoko
Come accennavo prima, Okayama si raggiunge facilmente, un'ora di Shinkansen da Kyoto (io sono partita da lì), e 45 minuti da Osaka. Dalla stazione centrale spostarsi è facilissimo. Se non siete dei camminatori e prediligete servirvi dei mezzi pubblici, il tram della linea Higashi-Yama al costo di 100 Yen raggiunge tutti i siti di interesse turistico. La città è adatta ad una gita di un giorno. Il castello e il Koraku-en sono collegati tra loro da un ponte, trovandosi l'uno di fronte all'altro. Chiedete un opuscolo informativo che vi sarà comunque fornito in ogni sito che visiterete.


Di seguito alcuni link utili per conoscere meglio Okayama:

 https://www.turismo-giappone.it/scoprire-il-giappone/destinazione/chugoku/escursioni-nel-chugoku/okayama/okayama
http://www.jnto.go.jp/eng/location/spot/castles/okayama.html 
http://www.okayama-korakuen.jp/english/ 
 



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