Ingresso del Koraku-en |
A prima vista, questo grande giardino non sembra altro che una distesa di prati dall'aspetto un pò anomino. Addentrandosi tra i numerosi vialetti che lo attraversano si scopre invece che nasconde dei veri e propri tesori che vale la pena ammirare. Completato intorno al 1700 è rimasto immutato dai tempi del Giappone feudale e conserva una atmosfera tutta particolare. Essendo molto grande è difficile che sia tanto affollato da risultare fastidioso. Si può percorrerlo con calma buttando uno sguardo ogni tanto al castello che gli sta alle spalle e rilassarsi. Il Koraku-en è il "giardino delle stagioni" perchè cambia aspetto a seconda del periodo dell'anno in cui lo si visita. Al suo interno, infatti, sono contenute molte delle colture che si praticano in Giappone anche in era moderna: c'è la risaia, la piantagione di tè, il grano, tanti alberi da frutto (ammirarli in fiore è un vero spettacolo) e un bosco di bambù. Si possono trovare fiori e piante di ogni tipo (anche se io sono andata in Gennaio e purtroppo per me non ho potuto godere appieno di questo aspetto...), è un giardino che, a dispetto della semplicità con cui si presenta, nasconde una vera opulenza che offre agli occhi di chi lo vede uno spettacolo diverso a seconda del momento.
Uno dei padiglioni del Koraku-en |
Carpe Koi |
Ci sono laghetti, una casa da tè, ponti e padiglioni tra cui si librano svariate specie di uccelli. Un paradiso nascosto che riporta nel periodo Edo.
Koraku-en |
Conosciuto anche come U-jo 烏城 (Castello del Corvo) in virtù del suo colore nerissimo, fu fatto costruire nel 1573 e vi regnarono ben 15 signori feudali che si succedettero per 300 anni. Purtroppo quello che si può ammirare oggi è una ricostruzione in cemento che ricalca esattamente la forma originale. L'antico castello, purtroppo, fu distrutto in un bombardamento degli Alleati nel 1945. Quando lo si vede da lontano, si avverte subito un sentore di severità, austerità. Pur essendo bellissimo, è assai maestoso ed imponente e, a differenza del vicino Himeji-jo (di cui parleremo) che, col suo colore bianco sembra circondato da un alone quasi fiabesco, Okayama-jo fa pensare al volto severo di qualcuno dei Daimyo che lo abitò.
Okayama-jo |
Si accede all'edificio principale dopo aver attraversato un cortile in cui sono state disposte alcune delle pietre che componevano le fondamenta della struttura originale e si può anche ammirare una delle torri di guardia (sul lato nord-ovest, la Tsukimi Yagura, ovvero la "Torre della Luna", uno dei punti che offrivano una vista perfetta per ammirare la luna e per difendere il castello da eventuali attacchi).
Tsukimi Yagura |
Shachihoko |
Di seguito alcuni link utili per conoscere meglio Okayama:
https://www.turismo-giappone.it/scoprire-il-giappone/destinazione/chugoku/escursioni-nel-chugoku/okayama/okayama
http://www.jnto.go.jp/eng/location/spot/castles/okayama.html
http://www.okayama-korakuen.jp/english/
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