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2015-06-18

Piccola guida al JLPT: come prepararsi al meglio per il Proficiency di lingua giapponese.

Per chiunque voglia mettere alla prova la propria conoscenza della lingua giapponese e vedere riconosciuti in maniera internazionale i propri sforzi, esiste l'esame di Proficiency della lingua giapponese che si chiama Nihongo Noryoku Shiken 日本語能力試験 (Japanese Language Proficiency Test) che si tiene ogni anno in tutto il mondo la prima domenica di Dicembre. Quest'anno la data da tenere presente e cerchiare sul calendario è il 6 Dicembre.
In Italia ci sono tre sedi in cui è possibile sostenere l'esame: Roma, Milano e Venezia (per quest'ultima sede la procedura è diversa, occorre rivolgersi direttamente all'università Ca' Foscari).
Questo articolo si propone di essere una piccola guida per tutti coloro che intendono cimentarsi in queste prove: parleremo dei cinque livelli di cui è composto il Proficiency analizzandoli uno per uno, dei libri su cui studiare e di alcuni trucchi utili.

- COME ISCRIVERSI.

In questi giorni si trova online sul sito della Japan Foundation di Roma la scheda per ricevere a casa i moduli di iscrizione al Jlpt. Cliccate sul link seguente, compilate la scheda in ogni sua parte (compreso telefono, mail  e tutti gli altri dati e inviate).
http://www.jfroma.it/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=61&lang=it
Fatta questa semplice operazione aspettate con fiducia e verso la fine dell'estate (i tempi sono variabili a seconda del numero di iscrizioni) riceverete una busta contenente i moduli di iscrizione e una guida (scritta in giapponese e in inglese) che illustra passo passo come compilare i moduli. E' molto facile, non spaventatevi. Ricordate che dovrete avere due fototessere da attaccare sulla parte del modulo chiamata voucher e dovrete effettuare un bonifico (la cifra varia di pochi euro a seconda dell'esame che dovrete sostenere) la cui ricevuta dovrà essere rispedita insieme ai moduli compilati.
Spedite i moduli all'indirizzo della Japan Foundation e, dopo un pò riceverete un'altra busta contenente il voucher, che dovrete portare con voi, insieme ad un documento di identità, il giorno dell'esame.

- COME SI SVOLGE L'ESAME.

E' importante parlare delle prove del Nihongo Noryoku Shiken e di come si svolgono perchè, in sede d'esame, una delle componenti essenziali per una buona riuscita, è sapere a che cosa si va incontro per essere ben preparati.
IL TEST E' COMPOSTO SOLO DA QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA.
Avrete in dotazione per ogni prova dei fogli con le domande (su cui potrete scrivere, fare annotazioni, usare come brutta copia) e una scheda (sono di tre colori, ognuna abbinata ad una prova) su cui copiare le risposte ad ogni quiz in una griglia. Si tratta di oscurare un cerchietto corrispondente alla vostra risposta, state attenti a non sbagliare riga.
Il personale di assistenza all'esame (sia giapponesi che italiani) è molto scrupoloso e disponibile. La procedura viene spiegata più volte in modo che tutti possano capire, viene dato tempo sufficiente per compilare i campi in cui va scritto nome, cognome e numero di iscrizione (scritto sul voucher) . Gli addetti rispondono a tutte le domande (SOLTANTO PRIMA DELL'INIZIO DELLA PROVA!).
Le prove a cui vi sottoporrete sono 3 e, di solito, sono proposte in questo ordine:
1) Prova di Vocabolario (Moji-Goi 文字 語彙 ) nella quale si trovano esercizi inerenti kanji, hiragana e katakana (N5, N4) avverbi, aggettivi, sinonimi, parole ed espressioni, uso delle particelle.
2) Prova di grammatica (Bunpo 文法), la più lunga e difficile delle tre. Comprende esercizi di comprensione del testo e grammatica. La sua complessità sta nel fatto che è un riepilogo di tutto ciò che occorre sapere a proposito del livello che si sta affrontando.
3) Prova di ascolto (Choukai 聴解). Essendo l'ultima in ordine di tempo e, richiedendo concentrazione, non va sottovalutata. E' composta da diverse tipologie di quiz e la velocità dei parlanti varia a seconda del livello con cui ci si sta cimentando. A sancire l'inizio del test viene fatto partire un cd che non si interrompe fino alla fine. Le risposte dovranno essere trascritte direttamente sulla griglia perchè non ci sarà il tempo di copiarle dal foglio delle domande.

- DUARATA DELLE PROVE.

N5: VOCABOLARIO (1° prova) 25 minuti
GRAMMATICA (2° prova) 50 minuti
ASCOLTO (3° prova) 30 minuti

N4 VOCABOLARIO 30 minuti
GRAMMATICA 60 minuti
ASCOLTO 30 minuti

N3 VOCABOLARIO 30 minuti
GRAMMATICA 70 minuti
ASCOLTO 40 minuti

N2 VOCABOLARIO + GRAMMATICA 105 minuti
ASCOLTO 50 minuti

N1 VOCABOLARIO + GRAMMATICA 110 minuti
ASCOLTO 60 minuti

- I LIVELLI DEL JLPT.

Fino al 2011 l'esame era composto di quattro livelli, da quella data in poi è stato inserito un quinto livello (l'attuale N3) ed è stata cambiata la dicitura con cui si identifica ogni singolo livello.
Partendo dal livello principianti, l'attuale N5, si sale in ordine di difficoltà fino ad arrivare ad N1.
Analizziamoli uno per uno.

N5. Livello adatto ai principianti. Si richiede conoscenza di Hiragana e Katakana (gli alfabeti sillabici di cui è composta la lingua giapponese) e di almeno 100 kanji relativi ai numeri, giorni della settimana, semplici e composti da pochi tratti. Importante è conoscere il corretto utilizzo delle particelle  が を に へ で, saper rispondere a domande facili come どこですか (dov'è?) だれですか (chi è?) 何ですか (cos'è?) 何時ですか (che ora è?) いつですか (quando?), conoscere i numeri, le ore, i giorni del mese e i contatori numerali (il primo zoccolo duro per ogni principiante). Occorre conoscere gli aggettivi (Keiyoushi けいようし) in な  e gli aggettivi in い  e le loro forme negative, i verbi (Doushi どうし) coniugati in alcune forme base (-masu, -te, -ta, forma piana e negativa) e l'utilizzo della copula -desu です. Le parole (occorre saperne all'incirca 800), gli avverbi, le espressioni che troverete nell'esame appartengono ad un linguaggio utile più che altro nelle situazioni pratiche e nella vita quotidiana. La prova di ascolto si basa essenzialmente su dialoghi semplici, le parole sono scandite abbastanza bene. Sono presenti le forme di saluto, comprensioni abbastanza elementari ma, considerando anche un pò di panico della prima volta, sarà bene prestare attenzione.
Per rendervi conto di come sarà la prova, provate ad ascoltare qui:


Consigli utili: imparate bene Hiragana e Katakana, memorizzate le parole e non lasciatevi prendere dal panico o dalla confusione durante la prova di ascolto. 


N4. La prima cosa che dovete tener presente, prima di cimentarvi con i livelli successivi a N5 è che le cose, da adesso in poi, inizieranno a farsi un pò più complicate, e si complicheranno esponenzialmente man mano che il livello aumenterà. Già tra il primo e il secondo livello si percepisce una discreta differenza, è richiesto uno studio più approfondito e una maggiore attenzione a ciò che si apprende. Tutto si fa "intenso": la grammatica si fa più articolata, dato che comprende forme verbali complesse (forma passiva, potenziale, causativa, imperativo, condizionale), si comincia a confrontarsi con i due registri linguistici giapponesi più strutturati: Kenjougo 謙譲語 e Sonkeigo 尊敬語 (rispettivamente forma umile e cortese) nei quali occorre prestare attenzione al ruolo del parlante e alla situazione che viene proposta. I kanji richiesti per questo livello sono almeno 300, e le parole da conoscere si aggirano intorno alle 1500. La prima difficoltà in tal senso, è che aumenteranno le parole non trascritte in kana, che troverete solo sotto forma di kanji. Faccio un esempio. In N5, per definire "biblioteca", toshokan in giapponese, avreste trovato scritto in hiragana としょかん. In N4 troverete 図書館. Familiarizzate con i kanji, abituatevi da subito a riconoscerli perchè altrimenti impiegherete molto tempo in sede di esame. Anche il linguaggio cambia in N4, ci si sposta dalla zona dello scibile a quella del pensiero di chi formula la frase, che diventa pià articolata e non soltanto descrittiva. Esercitatevi con l'ascolto perchè, rispetto ad N5, la velocità dei parlanti aumenterà e, con essa, dovrete prestare più attenzione a ciò che si dice. Molte persone che superano N5, sentendosi incoraggiate da questo successo, sono portate a credere che N4 seguirà la stessa linea ma, al contrario, un graduale salto di qualità è richiesto.



Consiglio: imparate a riconoscere i kanji e fate molto esercizio su di essi, diventano indispensabili e non vanno trascurati. Abituatevi a scriverli, è un buon modo per memorizzarli. Imparate a riconoscere la forme verbali, guardate i vostri anime preferiti in lingua originale, familiarizzate con il suono della lingua giapponese sforzandovi di riconoscere quante più parole o espressioni possibile. In questo esame la prova grammaticale è più lunga e complicata rispetto al precedente, non sottovalutate le prove di comprensione, il tempo a disposizione (60 minuti) è meno di quanto si pensi.


N3. Questo è il livello che, come dicevo prima, è stato inserito nel 2011 per fare da "cuscinetto" tra il secondo e il terzo del vecchio esame. E' un livello intermedio in cui ci si cimenta, forse per la prima volta, con la lingua giapponese autentica e con le reali difficoltà che presenta. Si richiede una conoscenza tale da permettere l'interazione con i nativi e padroneggiare una conversazione. Il numero di kanji  raddoppia rispetto ai precedenti livelli (650 circa) e il vocabolario si amplia (3800 parole). Non si aggiungono di per sè grandi elementi grammaticali, ma occorre padroneggiare mille sfumature di discorsi e frasi che si fanno sempre più complesse, memorizzare modi di dire, onomatopee (altro zoccolo duro della lingua giapponese!), conoscere bene la forma umile e cortese (Kenjougo, Sonkeigo), saper usare tutte le forme verbali, costruire e riconoscere discorsi articolati che non si riferiscono più solo a ciò che si descrive ma ai pensieri e alle opinioni del parlante e di altre persone. Iniziate ad applicarvi seriamente con le traduzioni, dato che la prova di comprensione del testo sarà lunga e difficile. I kanji non trascritti in kana aumenteranno di parecchio, dovrete saperne riconoscere un gran numero e non potrete perdere troppo tempo a ricordarvi cosa significano altrimenti non avrete tempo sufficiente per portare a termine la prova. La prova di grammatica è complicata, devo dire la verità, ma riconoscere i kanji e saper leggere e tradurre velocemente sono armi efficaci per una buona riuscita. Mentre per N4 guardare l'anime preferito in lingua originale era un modo per avvicinarsi alla reale difficoltà della prova e aiutava ad allenare l'orecchio, adesso bisogna spingersi un pò più in là. Guardate film, ascoltate la radio in lingua giapponese, scrivete piccole composizioni o pagine di diario, è importante porre l'accento sulle sfumature, adesso che si padroneggiano le conoscenze grammaticali di base. Il livello N3 arricchisce, aggiunge nuovi elementi, e sono parecchi. La prova di ascolto dura 40 minuti, è abbastanza lunga e richiede concentrazione, aumenta la lunghezza dei dialoghi e dei monologhi proposti e le parole non sono scandite più chiaramente, si ha la percezione di ascoltare e interpretare un dialogo reale.


                                     


Un consiglio: anche questa volta dovrete stare attenti al tempo. Avere dimestichezza con i kanji, le regole grammaticali, le forme verbali, le onomatopee e gli aggettivi è indispensabile per farsi bastare i 70 minuti a disposizione nella prova di grammatica (non sono molti!). Per questa prova iniziate a guardare i brani di comprensione del testo per primi appena avrete in mano il foglio, danno più punti e, se li lasciate per ultimi rischiate di confondervi. Per la prova di ascolto seguite bene l'ultima parte dei dialoghi proposti, spesso è lì che si nasconde la risposta o viene confutato ciò che è stato detto all'inizio e che potrebbe risutlare fuorviante. Esercitatevi, se potete, nella conversazione e ricordatevi (fidatevi di me) che in N3 è presente un pò di N2, non in parte che possa determinare l'esito dell'esame, ma io ho studiato su tutti i libri che sono riuscita a trovare (che poi vi elencherò) e nel test ho trovato kanji, espressioni e parole che non conoscevo (e che ho trovato in N2).  Se potete portatevi un pò più avanti, non seguite scrupolosamente un programma, ve lo ritroverete poi.

N2-N1. Metto insieme questi due livelli perchè sono entrambi nella scala più alta, differiscono dagli altri sia come tempistiche che come livello di difficoltà e la sottoscritta, che in questo momento si sta cimentando con N2 , si è già fatta una opinione su N1 alla stregua di chiunque arrivi a questo punto con la lingua giapponese. Come potrete immaginare da soli, e le cifre che scriverò di seguito lo confermano, per raggiungere questi due livelli occorre fare un salto di qualità. Per N2 si parla di un migliaio di kanji, e un vocabolario piuttosto ampio (all'incirca 6000 parole), per N1 si salta a 2000 kanji e 10.000 parole. N2 è un livello che, una volta raggiunto, permette di scrivere, tradurre e parlare quasi allo stesso livello di un giapponese che studia all'università. Raggiungere questo livello è una meta ambiziosa, si presume che ci sia in vista un soggiorno di studio o lavoro in Giappone, che sappiate tradurre bene e che abbiate in mente come usare ed esercitare questa lingua perchè uno studio fine a se stesso è faticoso e in pochi ci arrivano. Come per N3 si continuano ad aggiungere nuovi elementi, ci si sta addentrando nei meandri di una lingua che non è più prettamente teorica, ma diventa pratica ed utilizzabile a tutti i livelli di interazione. Saper parlare è indispensabile adesso, come saper scrivere. Per lo studio dei kanji a questo livello non è più sufficiente studiare sui libri ma si può fare affidamento sulle comodissime Flashcards della White Rabbit Press (più avanti parlerò dei libri su cui studiare e anche delle flashcards con i link adatti per informarsi a tal proposito). Leggere il giornale, ascoltare le news in lingua originale, destreggiarsi in mille situazioni in cui la padronanza della lingua è indispensabile, sono le capacità che occorre aver acquisito adesso. Mentre N2 può essere un livello "alla nostra portata", N1 è vicino al madrelingua e non credo sia possibile superarlo senza un soggiorno in Giappone di studio o di lavoro, che permetta di utilizzare il linguaggio scritto e parlato ad ogni livello di interazione nella società giapponese. Non si tratta più di imparare qualcosa, ma di mettere a frutto ciò che si è imparato e le capacità che si sono acquisite e di sfruttarle quotidianamente. L'esame di proficiency si svolge sempre secondo le solite modalità, e non ci si confronta nè con lo scritto nè col parlato, però le prove sono lunghe e articolate. Vocabolario e grammatica sono insieme, raccolte in un unico test della durata di 105 minuti per N2 e 110 minuti per N1. Se il tempo a disposizione è sempre contato, adesso occorre essere veloci e saperlo sfruttare al meglio. Anche la prova di ascolto è lunga: 50 minuti per N2 e addirittura 60 minuti per N1 ma non c'è da stupirsi in fondo, sono richieste ottime capacità in tutti i settori, arrivati a questo punto. Chi si cimenta con questi due livelli sa che sta arrivando alla vetta di una montagna impervia, ha imparato a conoscere le modalità di studio della lingua giapponese e ha trovato un proprio metodo per studiarla quindi non serve che io ponga ancora l'accento sulla difficoltà, ma mi soffermerò proprio sulla meraviglia di essere arrivati vicini alla vetta. La lingua giapponese è come un grande contenitore in cui, livello dopo livello, si aggiungono elementi, è una lingua antica e ricca di sfumature ed è proprio lì che sta il piacere di studiarla, comprenderla e saperla utilizzare. Fare conversazione è indispensabile, leggere, tradurre e documentarsi anche a tempo perso, sono esercizi che allenano l'orecchio e ho provato su me stessa che funzionano alla grande. Se volete allenarvi da subito, ecco le prove di ascolto di N2 ed N1.





- DOVE STUDIARE.

Il dizionario è indispensabile quando si studia una lingua, per il giapponese è un alleato prezioso. L'unico dizionario italiano-giapponese, giapponese-italiano reperibile in commercio è quello edito da Zanichelli che potrebbe essere sufficiente per i primi due livelli ma che poi risulta carente perchè non arriva a coprire le sfumature della lingua giapponese che, a partire da N3, diventano una cosa con cui si ha a che fare ogni volta che si studia. Essendo tutti (o quasi) dotati di smartphone, vi consiglio di scaricare la App gratuita "Imiwa", dizionario elettronico che in molti posseggono e che è buono, contiene esempi tradotti in molte lingue (qualcosa anche in italiano, ma poco) che ha come base l'inglese, contiene un ampio database di kanji che facili da trovare (propone come metodi di ricerca, per radicale, per numero di tratti e per caratteristiche) e molte parole. Proseguendo nello studio sarà bene che vi dotiate di un dizionario a pagamento (guardate tra le App, cercate il dizionario Shogakukan giapponese-italiano) e anche di un buon dizionario di kanji.

Lo strumento in assoluto più utile a tutti i livelli per imparare i kanji, sono le Flashcards. Ottime quelle della White Rabbit Press (sono in vendita su Amazon).
http://shop.whiterabbitjapan.com/collections/kanji-flashcards
Le Flashcards sono divise in tre cofanetti a seconda del livello che si affronta:
- Cofanetto verde (300 cards) utile per i livelli N5 ed N4
- Cofanetto blu (750 cards) utile per N3 ed N2
- Cofanetto viola (850 cards) indicato per N1
Come funzionano le Flashcards? Da un lato è rappresentato il kanji, la radice, il nodo corretto di scrittura e la parole composte. Sul retro c'è il furigana ovvero la pronuncia e la traduzione in inglese. Comodissime, utilissime, funzionano come il Memory per intenderci. Le consiglio fortissimamente.



Potete realizzare anche da soli le vostre Flashcards, almeno per i primi due livelli in cui i kanji sono facili e in numero accettabile, andando avanti diventa un lavoro un pò più impegnativo ma fattibile.

Per N5 ed N4 indispensabile e molto usato anche nelle università è "Minna no Nihongo I e II"みんなの日本語, un manuale scritto interamente in giapponese con esercizi, anche di ascolto, molto dettagliato. Per iniziare è molto buono ed è valido anche nella versione Kanji, anche qui in due volumi.

 


Una buona serie di libri è composta da "Nihongo Challenge" にほんごチャレンジ, riconoscibili per la loro copertina pinku su cui figurano curiosi animaletti. Fino ad N4 sono buoni testi su cui prepararsi perchè divisi in Kanji 漢字, Bunpo 文法 (grammatica), Kotoba ことば (parole). Soprattutto "Kotoba" è utile per arricchire il lessico, cosa di cui vi accorgerete di non poter fare a meno. Questi libri sono scritti in giapponese, inglese e portoghese.



Per N3 ed N2 io ho usato (e sto usando) "Speed Master" スピードマスター, una collana di libri scritti in inglese e giapponese specifici per la preparazione del Jlpt che sono ottimi perchè si avvicinano parecchio al livello dell'esame, propongono molti esercizi simili ai quiz del Jlpt e il quoziente di difficoltà è piuttosto alto. Indispensabile procurarsi i volumi Grammar,  Listening e Reading. Quest'ultimo è un testo su cui dovrete applicarvi molto perchè vi aiuterà nello scoglio più duro per molti: gli esercizi di comprensione del testo. Esercitatevi molto nell'ascolto. A questo proposito anche la collana "Nihongo Sou Matome" è buona e propone, per gli esercizi di ascolto, libri con CD.


Quasi tutti i libri di cui vi ho parlato sono reperibili sul sito Amazon, oppure su Hoepli o nei siti delle varie librerie di orientalistica presenti in Italia. Il rischio, con queste ultime sono i tempi piuttosto lunghi di spedizione di un libro non disponibile al momento, meglio sempre assicurarsi che lo abbiano in giacenza.
www.amazon.it
www.hoepli.it
http://www.orientalialibri.it/php/catalogo.php
Anche sul web, ovviamente, è possibile reperire molte informazioni riguardanti l'esame. A parte la pagina ufficiale del Jlpt, ce n'è una molto interessante scritta in inglese, di una ragazzo che vive a Tokyo e che ha fatto un buon lavoro catalogando per argomenti le materie oggetto d'esame. Ci sono alcuni buoni spunti da tener presente e offre un quadro abbastanza dettagliato sui contenuti dei quiz. Vale la pena dare un'occhiata.
http://www.tanos.co.uk/jlpt/

Per concludere, vi lascio con qualche piccolo consiglio riepilogativo, avendo già fatto questa esperienza.
- Trovate un vostro metodo per studiare i kanji. Sono fondamentali nella lingua giapponese, abituatevi a scriverli e a riconoscerli, non sarà fatica sprecata!
- Tenete presente il tempo. Appena avrete davanti il foglio, cercate gli argomenti sui quali siete più ferrati e rispondete senza pensarci due volte, i minuti a disposizione non permettono sempre una revisione del test. Leggete con attenzione gli esercizi di comprensione, parola per parola e anche le risposte, spesso nascondono trabocchetti. Vi sembrerà di rileggere la stessa risposta replicata per quatro volte, soprattutto in N3 ed N2, individuate il soggetto e il verbo, soprattutto nelle frasi lunghe.
- Nella prova di ascolto memorizzate bene la domanda e ascoltate fino alla fine, cercando di cogliere più parole possibili, attenti alla parte finale del discorso, soprattutto laddove c'è uno scambio di battute tra due personaggi, spesso le frasi sono contraddittorie.
- Esercitatevi con le traduzioni, armati di un buon dizionario, ma non abituatevi a fare affidamento solo su quello, usae la memoria il più possibile.

Sperando che questa piccola guida vi sarà utile, vi ricordo che potete scrivere per qualsiasi domanda o chiarimento!

がんばってね!














2 commenti:

  1. Ciao! Complimenti per l'articolo ben fatto ������ mi é stato molto utile ma ho ancora un piccolissimo dubbio �� .. Dato che studio da autodidatta, nel punto 9 del modulo, in quale lingua devo scrivere "autodidatta"? Inglese o italiano? ��

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  2. Ottimo articolo!
    Vorrei prepararmi per l'N3, e lo "Speed Master" che hai menzionato mi interessava... ma su Amazon non l'ho trovato, né in quello italiano né negli altri! Hai idea di dove altro potrei acquistarlo?

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